A
Acquistucci, Claudia
Claudia è trevigiana di nascita, ma romana de core. Pur avendo superato gli “anta”, si sente sempre una venticinquenne. Le piace scrivere di persone irrisolte per vedere se, in qualche modo, riescono o riesce a far cambiare direzione alla loro vita, come nel caso della protagonista del suo Aquilone “Binari”.
B
Beretta, Chiara
Chiara è una giornalista trentenne di Torino, città del gianduiotto, e per hobby visita altre vite parallele. I suoi non sono lunghi viaggi astrali, le basta chiudere gli occhi e immaginare. O scrivere, come in questo caso. Da una delle sue fantasie arriva per il Numero Uno “Coincidenze”.
Bianchi, Luca
Luca da grande vuole fare l’educatore professionale. Attualmente, oltre a percorrere la strada del suo sogno, si diletta anche nella scrittura. Con successo, finora: ha già pubblicato il romanzo “Memorie di Theras – le Campane di Pietra” come co-autore e, beh, ha scritto per noi guadagnandosi le pagine del Numero Zero con “Il drago e il serpente”, del Numero Uno con “Dormiveglia” e del Numero Due con “Una sirena”.
Bruni, Guendalina
Guendalina capita a pennello in questo periodo afoso con il suo racconto a Ventaglio “Neve” sul nostro Numero Tre. Ci rinfresca, ci fa ridere, ma soprattutto riflettere.
C
Catanzaro, Paquito
Paquito ci ha scritto direttamente da Napoli per dirci che sono ben 10 anni che porta avanti una sacrosanta gavetta letteraria. Tanto di cappello, senza tanta determinazione e passione non avrebbe mai pubblicato diverse raccolte di racconti, dei romanzi, una biografia (non sua, precisa) e, naturalmente, uno dei racconti più dolci e attuali che abbiamo mai letto. Sul Numero Zero abbiamo accolto a pieghe aperte il suo canto libero “Olélé! Moliba Makasi”.
Catena, Flavia
Flavia è una fotografa italiana residente a Oxford, UK. Ha conseguito una laurea in Editoria e Scrittura all’Università Sapienza di Roma e un Master in fotografia giornalistica. Quando non scatta, scrive e immagina mondi paralleli, come il mondo del piccolo Bernardo nel suo racconto “La conchiglia di plastica”, sul nostro Numero Due.
Cervia, Alice
Alice ama le storie dimenticate, i borghi abbandonati e i sassi che hanno sempre qualcosa da raccontare. Sarà sufficiente leggere il suo racconto “Semina”, ospite del nostro Numero Uno, o il Ventaglio “La prima volta” sul Numero Tre, per scoprire cosa hanno da dire.
Corti, Corinna
A Corinna è sufficiente una domanda totalmente casuale, a bruciapelo e out of context per sfornare bellissimi racconti. Numero Zero ha accolto il suo Aquilone, ma finora ha già pubblicato il romanzo “Memorie di Theras – le Campane di Pietra” come co-autrice ed Escape.
D
Da Prato, Roberta
Roberta confonde spesso i nomi delle persone, delle cose e la destra con la sinistra, il che rende molto difficile dare indicazioni stradali. Anche per questo scrive: per dare un contorno preciso a ciò che per lei è sfumato. Per noi ci ha provato scrivendo il Ventaglio “Parole sconnesse”.
Dimaggio, Romana Francesca
Francesca è un’autrice sicuramente fantasiosa e la sua stravagante fantasia ci ha regalato uno dei primi coraggiosi Coriandoli per il lancio dell’avanguardista Numero Zero. Per noi, Francesca ha scritto “L’unico sopravvissuto”.
Dragoni, Leonardo
Leonardo è nato nel lontano 1974, ha una laurea in Scienze politiche, due master e ha pubblicato due romanzi. E che dire! Anzi no, c’è di più: collabora anche con alcuni siti e riviste letterarie e scrive racconti che, talvolta, riflettono bene i viaggi mentali della sua esistenza. Con il racconto che ci ha inviato “Basterebbe non essere mai nati” ha provato a dimostrarcelo.
F
Faedi, Benedetta
Di Benedetta temiamo un po’ di parlare, ha un curriculum di tutto rispetto che ci fa provare solo tanta ammirazione. Il suo percorso di studi e professionale ha fatto il giro del mondo, le sue pubblicazioni sono un urlo a difesa delle disuguaglianza. Con tutte queste imprese, ci riteniamo onoratissimi di avere il suo Coriandolo “Mind the gap” sul Numero Tre.
Falcone, Barbara
Barbara sperimenta da tempo con la scrittura, spesso ispirandosi a classici della letteratura. “Alice nel Paese delle Meraviglie” è stato lo spunto per un racconto noir, strano e irriverente come il Cappellaio Matto. Il Numero Uno della Rivista Piegàmi, invece, è il calderone che accoglie il suo Aquilone “Le penne del corvo nero”.
Fé Raboli
Per l’autrice, anche l’insonnia può essere fonte di ispirazione per racconti d’impatto. Sul Numero Zero abbiamo accolto il suo Ventaglio “Amica minore”. Le abbiamo già spedito un cesto di baci stellari come ringraziamento. Per il racconto del Numero Uno, invece, l’ispirazione è arrivata da un evento realmente accaduto, accaduto forse a “Viareggio, il 21 agosto”, che su carta ha preso una piega diversa.
G
Gerelli, Martina
A Martina piace guardare le cose da punti di vista inediti e, successivamente, provare a narrarle da quei punti di vista. È quello che ha fatto nel suo breve e sornione Coriandolo “Al bar”.
Giotti, Adriano
Adriano è nato nel 1984 e da allora non si è mai fermato. Dopo diverse lauree e un Master all’eccelsa Scuola Holden, diversi cortometraggi e un lungometraggio premiati e un romanzo in corso, l’autore ha deciso che il 2020 sarebbe stato il suo anno letterario per pubblicare su ben nove riviste. Siamo arrivati tardi? Beh, non c’è due senza… Dieci! Il Numero Zero è fiera di presentarvi “Quel buco nella porta”.
L
Lancioni, Luca
Luca, romano classe ’82, ha una laurea in Storia contemporanea e un profondo interesse per gli aspetti tradizionali, come la montagna, i caratteri duri e gli stili di vita agresti. Un misto di questo interesse e curiosità ha dato vita a “La morte della somara Berta”, parte del Numero Zero. L’autore ha già pubblicato anche “Gaspare” (Racconti Abruzzo-Molise, vol. 2, 2019, Historica edizioni) e “Notte di preghiera” (rivista Il Fuco, n. 5, marzo 2020).
Lupis, Alexandro
Alexandro vive a Catanzaro, dove si occupa di marketing e organizzazione di eventi. È affascinato dalla follia delle persone, ama osservare la natura e divorare libri e serie TV. Ha frequentato la Scuola Holden di Torino e ha pubblicato diversi racconti. Tra gli ultimi, ci sono quelli inseriti nella raccolta “Nei tuoi panni – racconti per medici con l’Africa Cuamm”, edito dalla Apollo edizioni, i cui ricavati saranno utilizzati per acquistare vaccini anti Covid-19 da distribuire nei paesi africani. Recentemente ha partecipato e vinto la gara di racconti del 2021 indetta da Rai Radio 1 Plot Machine e il suo romanzo d’esordio ha visto la luce. Nel frattempo, si è tenuto in allenamento scrivendo per noi il Coriandolo “La mosca”.
M
Marchica, Federica
Federica non ha fatto il pane o la pizza durante la pandemia. Lei si è lasciata andare alla filosofia e ha iniziato una raccolta di racconti, imperfetta e reale come i protagonisti di cui parla anche nel suo Aquilone “Imperfezioni”. Lo trovate più o meno al centro del Numero Tre.
Marini, Tancredi
Tancredi è una persona di altri tempi, una persona di poche parole, ma importanti. Tra gli autori pubblicati è forse il più silenzioso. Allo stesso tempo, il suo racconto sulla vita contadina della sua terra negli anni ’50 è quello che risuona più forte, grazie anche alle tinte di denuncia sociale e politica. Il suo Ventaglio su “I mezzadri” è sul nostro Numero Due, mentre l’Aquilone “La biglia e la gassosa”, sempre a tema storico, è sul Numero Tre.
Meriggi, Teo
Teo prende molte cose genuinamente alla lettera, ma forse guarda troppa cronaca nera (?) Tuttavia, la rivista ne è solo grata, perché può farvi leggere sul Numero Zero un delicatissimo Coriandolo su “Duilio [che] salutava tutti”.
O
Ori-Elie, Marezia
L’autrice ama tutti i gatti del mondo, quelli di cui è mamma e anche quelli degli altri. Per questo ci ha proposto un racconto su un cane. No, non è confusa, forse solo emozionata di vedere “Non tirare” sul nostro Numero Uno.
P
Porta, Graziella
Graziella è ormai prossima ai 60 anni, è a metà fra l’essere una casalinga contenta e un divulgatore scientifico in quanto ex docente di matematica. Quando non è nella sua serra di piante grasse o immersa nella lettura di qualche libro, sta sicuramente sviscerando rapporti umani o trasformando riflessioni in racconti. Ci tiene a farci sapere che ha scritto per noi “L’ultimo viaggio di mia madre” con la stessa felicità con cui scrive in ogni occasione. Al di là del tema infelice di per sé, chiaro.
Potenza, Antonio
Antonio ha una predilezione per le sorprese. Forse anche per gli imprevisti. Di certo lo affascina il mare e se può scriverci un racconto con i fuochi d’artificio, state certi che in realtà lo ha già fatto per noi. Sul Numero Uno trovare il suo “Altrimenti si affoga”.
R
Roncucci, Silvia
Il nome di Silvia potreste averlo letto anche su altre riviste, è un’autrice prolifica. E’ anche amante dell’ironia e della crema al pistacchio, ma di queste due solo la prima ha provato a inserirla nel suo Coriandolo “Dopo la villeggiatura” del Numero Tre. Forse mancava della crema, perché il racconto ha assunto toni un po’ malinconici, a detta sua.
Rossi, Carlo
Carlo preferisce far parlare i suoi racconti brevi e parlare meno di sé. Ma agli occhi più attenti, anche solo il suo Coriandolo “Note”, disponibile nel Numero Tre, basta per leggergli tra le righe.
S
Simoncelli, Giorgia
Giorgia ama cercare il fantastico tra le pieghe e quale migliore rivista per accogliere lei e il suo inedito racconto “La pozzanghera”?
Sinnheim
Di Sinnheim vi presentiamo un racconto nato dall’unione di due idee, un po’ agrodolce, un po’ onirico, decisamente mutevole. Sinnheim voleva parlare di libertà e l’Aquilone derivato dal suo desiderio è stato un successo. Sul Numero Uno è stato pubblicato quindi “La libertà degli ingranaggi”.
T
Tarchi, Emanuele
Emanuele gioca a scacchi, ma non per il puro gusto di vincere. Più perché affascinato dal fatto che una sola mossa possa decidere le sorti di una partita. Questo fascino lo ha portato a scrivere “China Girl” per Piegàmi, disponibile sul Numero Tre.
V
Villani, Antonio
Antonio è silenzioso, discreto e riservato. Quasi non ha parlato di se stesso. Per conto suo ha parlato la sua bravura, che ci ha consegnato per il Numero Uno una dolcissima “caramella al limone”.
